Una Tisana con … Alessandra Paoloni

Ciao,

oggi conosceremo una autrice che ci porterà nel suo mondo variegato e ….

Buona lettura 🙂

DOMANDE

 1 – Per iniziare dimmi dove preferisci che ci sediamo per chiacchierare con la nostra tazza di tisana e perché hai scelto questo luogo.

Un saluto a te e grazie! Direi che, con le nostre tisane, ci possiamo sedere proprio di fronte al mio pc, alla mia scrivania, nella mia camera/studio che è il posto dove creo e imbastisco i miei mondi. Una stanza, un poco disordinata lo ammetto, ma nella quale mi sento al sicuro dal mondoe dove c’è una delle mie librerie. Ho libri praticamente ovunque, anche sulle mensole della cucina. (mi piace come posto, grazie per l’invito 🙂 )

 2 – Che tisana hai scelto e perché proprio questa?

Ho scelto la mia amata zenzero e limone. Adoro il sapore dello zenzero in bocca che “pizzica” un poco ma senza esagerare. Accompagnato dal limone ha un gusto diverso ma che si armonizza. Mi ricorda le serate invernali, seduta sul divano con la mia gatta, al caldo, a guardare le serie tv che adoro. Attimi che mi fanno staccare dalla realtà e mi rilassano la mente, oltre che il corpo. (è una delle mie preferite da qualche anno 🙂 )

 3 – Se dovessi venire in camera tua, che libri troverei sul tuo comodino?

In questo momento sul mio comodino c’è Mille splendidi soli. La situazione in Afghanistan la sto seguendo da questa estate e non smetterò presto di interessarmi ai travagli, purtroppo, di questo popolo. (letto anni fa, ricordo ancora come mi sentii male a leggere certe  pagine)

 4 – E nella tua borsa?

Il manuale del guerriero della luce di Coelho. Un manuale che tutti dovrebbero leggere almeno una, due… facciamo tre volte nella vita. Basta anche solo qualche parola al giorno per rinfrancare l’animo. (letto anche questo anni fa… incredibile)

 5 – Preferisci leggere in cartaceo o E-book?

Cartaceo, soprattutto quelli i cui interni sono curati alla perfezione. Ma non disdegno l’ebook che è comodo per i lunghi spostamenti.

 6 –  Hai mai letto i fumetti? Se si, quali? Ne hai uno che ti è rimasto nella memoria?

Vado sul classico: Dylan Dog. Da ragazzina ne ero innamorata persa. Ho adorato fin da subito, appena scoperte, le atmosfere un poco lugubri, il soprannaturale, le ambientazioni cimiteriali. Elementi che riporto anche nei miei librie che mi sarei fatta anche spiegare se l’avessi incontrato dal vivo. Sarebbe fantastico far diventare reali i personaggi di carta che abbiamo amato o che amiamo.

 7 –  Ti piace andare al cinema, a teatro? Cosa preferisci vedere? Quale è l’ultimo film che hai visto? Ti è piaciuto? E a teatro?

Assolutamente sì. Adesso che la situazione covid sta migliorando si può andare in sicurezza. Al cinema l’ultimo film che ho visto è stato Black Widow. Sono fan dell’universo Marvel. A teatro invece, prima dell’emergenza covid, ho visto all’aperto uno spettacolo teatrale dei I Centouno, un trio di ragazzi di cui fa parte anche un mio concittadino. I tre scherzavano proprio sul mio paese, mettendo in scena i due giovani romani che si perdevano nella campagna di Marcellina per raggiungere il loro collega.

 8 –  La TV la guardi? Cosa? Ci sono serie TV che segui? Una serie TV che hai visto quando eri più giovane e che ti è rimasta nel cuore.

Assolutamente sì anche stavolta. Io amo le serie tv, ne mangio a dozzine. Adesso sto guardando Midnight Mass su Netflix ma ne seguo moltissime e di diverso genere, da Stranger Things a Downton Abbey. Ma quella che mi è rimasta nel cuore più di tutte è senz’altro Buffy-l’ammazzavampiri. La serie tv di cui ogni tanto faccio una spassionata maratona. (le maratone televisive  sono una bella cosa)

 9 – Domanda classica, quando hai iniziato a scrivere e perché.

Ho iniziato a scrivere molto presto, da quando ho scoperto la lettura. Con i libri è scattata subito una scintilla e fin da bambina trovavo divertente “rubare” i personaggi dai classici che leggevo per riscrivere delle storie tutte mie. Fino a quando ho deciso di creare dei mondi del tutto personali. E da allora non ho più smesso. La primissima storia che ho scritto è stato un racconto fantasy di un gruppo di ragazzi che si ritrovavano in un convento dove accadevano delle cose strane. Diciamo che l’influenza di King ho iniziato a sentirla molto presto. Ma era un racconto scritto solo per pure divertimento.

10 – Come mai hai scelto questo genere di scrittura?

Se intendi il gotico o in fantasy è perché mi permettono entrambi di dire la mia verità, mascherandola da metafora. In realtà un libro di genere fantasy è più realistico di quanto non si pensi.Le verità che si possono dire sono sulla vita e sulla morte, sul coraggio, sull’amicizia e la famiglia. Attraverso un linguaggio metaforico si può davvero dire di tutto.

Come mai ami così tanto l’autunno?

Perché l’autunno è la stagione del cambiamento. La natura si sveste perché inizia a prepararsi per quando si rivestirà di nuovo. Mi piacciono i suoi colori caldi, le foglie che scricchiolano sotto le scarpe, il primo fresco che scaccia il caldo asfissiante (che invece detesto). È vero, fa buio presto… ma a me questa stagione dà una sensazione di conforto che non so nemmeno spiegare a parole. (anche a me piacciono i colori autunnali ma per me la stagione del cambiamento è la primavera)

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Tra i vari generi di libri, in quale ti senti più a tuo aggio e in quale invece è una sfida continua.

Sicuramente, come accennavo prima, il fantasy e il gotico. Adoro descrivere situazioni che parlano di ignoto e fantasia, pur lanciando dei messaggi molto realistici. La sfida continua, incredibile ma vero, è il romance. A volte mi cimento anche in questo genere ma non lo sento molto congeniale, soprattutto le commedie romantiche.Questo genere mi capita di scriverlo quando devo rilassarmi. Ebbene sì, quando voglio scrivere un romanzo meno impegnativo anche dal punto di vista della struttura allora mi dedico alla scrittura del romance. Non che questo sia più facile, non fraintendermi, ma a me almeno personalmente aiuta a distrarmi. Un altro genere invece mi richiede una maggiore concentrazione poiché le trame dei fantasy, o urban fantasy, sono sempre più articolate.

Ricordi come ti sei sentita la prima volta che un editore di ha detto… voglio pubblicare il tuo libro?

Me lo ricordo come fosse ieri. Una sensazione fantastica. Il sogno che diventava realtà. Da quel momento le sensazioni si sono succedute, così come le esperienze. L’editoria, per così dire, classica, è un mondo bellissimo se si collabora con la gente giusta che condivide il tuo sogno. (vero)

Sei stata fortunata a pubblicare con case editrici conosciute, come ci  sei riuscita?

Per pura fortuna, a dirla tutta. Il mio libro era il romanzo giusto al momento giusto. La commedia romantica che avevo scritto era tra i primi posti della classifica Amazon e la Newton Compton lo notò. Un’esperienza bellissima che mi ha insegnato molto. (oltre alla bravura avere anche fortuna… è una cosa non da tutti, complimenti)

Qualche consiglio?

Agli aspiranti scrittori? Non fatevi mai illusioni e lavorate tanto. L’editore giusto non è quello “grande” ma quello che crede nel vostro sogno, che vi affianca e vi aiuta a realizzarlo. Le case editrici sono numerosissime così come i libri che vengono pubblicati, a fronte di lettori che invec sono pochi. Raccomando sempre di studiare i libri e il modus operandi della casa editrice che si vuole contattare. Dunque leggere bene i generi che richiedono, comprare anche i loro libri. Si tatta di firmare un contratto per realizzare un sogno, non è un gioco. Dunque, suggerisco sempre di non farsi prendere dall’entusiasmo e di “studiare” bene ogni dettaglio.

Se ti chiedessi di descriverti come una decorazione Natalizia ….

Direi forse una coccarda natalizia. Adoro le coccarde. Sono semplici ma variegate e danno un senso di casa e di accoglienza. La coccarda di cui parlo è semplice, verde e con fiocchi rossi. Io almeno ogni anno scelgo quella per la porta di casa. (buone feste 🙂 )

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11 – Hai un genere che preferisci leggere quando ti vuoi rilassare? Un autore che preferisci in particolare op. no.

A dir la verità no. Mi rilassavo leggendo anche King. Non ho proprio un autore particolare ma forse libri particolari. Quando voglio rilassarmi e staccare, leggo qualche pagina di Cime tempestose. Lo so che non è un libro proprio facile (alcuni lettori so che non riescono ad arrivare nemmeno alla fine) ma è quello che vorrei poter scrivere io.Questa storia mi affascina perché in realtà si può definire anche come un racconto gotico, un racconto dalle atmosfere cupe, e dai personaggi tormentati. Ecco, i personaggi dovrebbero essere così, tormentati… un po’ come noi. Il passo che più mi piace rileggere è proprio questo: Le mie grandi sofferenze in questo mondo sono state quelle di Heathcliff, e le ho viste e vissute tutte fin dal principio; il mio pensiero principale nella vita è lui. Se tutto il resto morisse, e lui rimanesse, io continuerei ad esistere; e se tutto il resto continuasse ad esistere e lui fosse annientato, l’universo si trasformerebbe in un completo estraneo: non ne sembrei parte. – Il mio amore per Linton è come il fogliame nei boschi: il tempo lo cambierà, ne sono consapevole, come l’inverno cambia gli alberi. Il mio amore per Heathcliff somiglia alle rocce eterne che stanno sotto quegli alberi: una fonte di piacere ben poco visibile, ma necessaria. Nelly, io SONO Heathcliff! Lui è sempre sempre, sempre nella mia mente: non come una gioia, non più di quanto io lo sia per me stessa, ma come il mio stesso essere. Quindi non parlare più di separazione: non è possibile. Per me una delle più belle dichiarazioni d’amore.

12 – Immaginiamo che questa sera ti venisse offerto di andare ad assistere ad un incontro con un autore a scelta può essere vivente o no, in Italia o in qualsiasi parte del mondo, chi vorresti incontrare e perché?

Ecco, proprio Emily Bronte. Le domanderei come ha fatto a scrivere un capolavoro del genere, le chiederei consigli su come scrivere un libro “immortale”. Mi farei svelare qualche trucchetto, anche se so bene che un autore non svela mai i suoi segreti... (credo che verrei anche io,  ma le chiederei cosa l’ha spinta a scrivere questa storia e se immaginava quanto fosse amata dai lettori)

13 – Immaginiamo adesso che potessi invitare qualcuno qui con noi a bere una tazza di tisana, chi inviteresti e perché?

Bella domanda! Inviterei… la me stessa di molti anni fa. La ragazzina quindicenne che se ne stava chiusa in camera a fantasticare, convinta che il mondo non l’avrebbe mai accettata. Le direi di stare tranquilla, che tutto si aggiusta e che troverà alla fine la sua strada. (mi piaceeeeeeeeeeee)

14 – Immaginiamo di essere ad una festa in costume, quale abito o maschera vorresti indossare e chi vorresti che ti invitasse e che ballo vorresti fare con lui o con lei?

Bella domanda anche questa! Direi un bell’abito lungo, medievale poiché è un’epoca che mi ha sempre affascinata per i suoi castelli e i tornei. Inoltre nel medioevo, o almeno in ambientazioni medioevali, vengono ambientati anche numerosi fantasy. Guarda ad esempio Il Signore degli anelli. Vorrei che mi invitasse a ballare mio padre che ho perso un paio di anni fa. Non abbiamo mai ballato insieme ma lui mi incoraggiava tantissimo con la scrittura. Quindi, mentre balliamo, gli racconterei dei progressi e delle novità.

15 – Ami gli animali?  Ne hai uno?  Vuoi postare una sua foto? Chi comanda, lui o tu?

Amo tantissimo gli animali. Adesso ho a casa una gatta, Anika. Il nome l’ho rubato a uno dei miei primi libri. E ovviamente… comanda lei. Anzi, la lascio comandare. Non riesco a dirle di no, il più delle volte. È la coinquilina perfetta. (lo so,  se poi ti guardano in quel modo… partita finita 🙂 )

16 –  Passiamo a parlare dei nonni. Che rapporti hai con loro? Ci sono ancora? Se no, cosa vorresti potergli dire se avessi la possibilità di avere 5 minuti in loro compagnia? Se invece sei fortunata e li hai ancora tutti … dove vorresti potarli in gita e perché?

No, non ho più i miei nonni purtroppo. Il nonno paterno non l’ho mai conosciuto, è morto prima che io nascessi. Il nonno e la nonna materna sono morti quando andavano al liceo. La nonna paterna invece… era la mia preferita. Lo ammetto senza vergogna. Passavamo tantissimo tempo assieme e non scorderò mai il momento in cui, quando mi si ruppe il pc, mi diede subito i soldi per ricomprarlo solo perché continuassi a scrivere. È stata una delle mie prime lettrici. Quando l’ho persa è stato un duro colpo. (so cosa si prova a perderli, certo che la tua nonna era insuperabile)

17 – Stessa domanda ma rivolta ai tuoi genitori.

Come dicevo prima non ho più papà da due anni. Mamma ha un carattere forte, è molto determinata e testarda. Queste caratteristiche le ho riprese da lei. Se potessi portarla in gita la porterei in montagna, al fresco, sotto l’ombra di un bell’albero a oziare. All’ombra di una quercia, per la precisione. Servirebbe a entrambe staccare la spina per un po’.

18 – Cosa pensi dell’amicizia maschile e al femminile? Hai una amica o amico del cuore?

Anche questa è una bella domanda. E mi spiace se parlo ancora di lutti, ma il mio amico più stretto l’ho perso quattro anni fa. Avevamo un amico in comune, col quale sono rimasta in ottimi rapporti. Quindi credo nell’amicizia maschile/femminile. Non vedo perché debbano esserci tutti questi pregiudizi. Gli amici che ho adesso, vista anche la mia età, non sono i classici amici con cui uscire a fare baldoria ogni sabato sera. Ma sono quegli amici che ci sono quando mi trovo in difficoltà. Dunque, mi reputo abbastanza fortunata. (è vero, l’amicizia cresce e cambia come cambiamo noi)

19 – Se potessi scegliere un’epoca in cui andare con la macchina del tempo, dove vorresti andare? E perché?

Non in un’epoca ma nei momenti in cui perseguitavano e bruciavano le streghe. Ma dovrei essere un uomo, per salvarle e difenderle, o non tornerei indietro. Oppure mi piacerebbe tornare indietro al Rinascimento, conoscere Lorenzo il Magnifico, un grande uomo d’ingegno e cultura nonché un notevole stratega. (mi piace la tua idea di salvataggio 😉 )

20 – Quale libro vorresti scrivere domani?

Quello che sto completando adesso, ovvero il seguito di Descendens. I personaggi meritano una fine decorosa che spero piacerà ai lettori. (mi sembra giusto.. allora i tuoi lettori saranno felici di saperlo 😉 )

21 – Se dovessi fare un regalo ai tuoi lettori,  cosa faresti e perché?

Mi piacerebbe invitarli a cena a casa mia per chiacchiere del più e del meno. Passare una serata insieme, insomma, per condividere pensieri e sensazioni. Sarebbero davvero un grande momento. (bella idea)

22 –  Se domani ti offrissero un viaggio da fare subito,  dove vorresti andare e perché?

In Scozia. Vorrei camminare le ore per la natura scozzese e perdermi nelle mie fantasie per tornare poi carica di ispirazione. Nonché visitare tutti i castelli, soprattutto quello di Edimburgo.

23 – In chiusura, cosa pensi di questa nostra chiacchierata e cosa avresti voluto che ti chiedessi?

Mi è piaciuta tantissimo e, anzi, ti ringrazio per avermi permesso di parlare di me stessa e di affari anche privati. Direi che abbiamo parlato un poco di tutto, quindi ti ringrazio anche per questo. (di nulla, sappi che c’è anche tisana bis 😉 )

24 – Se vuoi lasciare il link del tuo libro e copertina, se vuoi aggiungere qualcosa per farti conoscere un  po’ di più, puoi farlo.

Ne approfitto per invitare tutti a leggere e a riscoprire la bellezza di un buon libro. Anzi, invito anche, se potete, a fare delle attività di lettura nelle scuole o in un circolo privato o sui social per incentivare e condividere la lettura. Un servizio che verrà ripagato in soddisfazioni. Grazie ancora per questa chiacchierata! (sono d’accordissimo con te in alcuni miei libro invito proprio a leggere altri autori)

Lascio il link di Descendens, il mio romanzo urban fantasy per adulti e ragazzi.

……………….

Grazie, spero che anche per voi sia stata un incontro piacevole, se vi è rimasta una curiosità o una domanda che avreste voluto che fosse stata fatta… scrivetemela e… magari ci sarà un seguito.

Alla prossima 🙂

MC

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