Una Tisana con … LUISA DI FRANCESCO

Ciao,

oggi ci troviamo in compagnia di questa autrice in un posto bellissimo, mettiamo ci comodi e rilassiamoci insieme.

Buona lettura 🙂

DOMANDE

 1 – Per iniziare dimmi dove preferisci che ci sediamo per chiacchierare con la nostra tazza di tisana e perché hai scelto questo luogo.

Ciao cara Maria Cristina e prima di tutto grazie per il tuo invito. Per questa chiacchierata vorrei sedermi insieme a te sulla riva del mio mare, in particolare sulla spiaggia di un luogo che amo e che si chiama “Baia del pescatore”. Il mare della mia città, Taranto, è meraviglioso ed è fonte di benessere e pace. Al mare vado ogni volta che ho bisogno di sentire l’odore di salmastro sulla pelle, ogni volta che ho bisogno di conforto. Quando sono malinconica oppure quando sento il bisogno di sfogarmi con la mia auto raggiungo la Baia del pescatore e guardo verso l’orizzonte nel punto in cui l’anima del cielo si unisce a quella del mare. Mi aiuta. Sono di Taranto, siamo gente di mare, popolo del mare, venuto dal mare dall’antica Sparta e al mare siamo e sono legata in un rapporto indissolubile. (in effetti…è bellissimo 🙂 )

Ti faccio vedere una foto di questo luogo

Ed anche una foto della mia Taranto: la città dei due mari, si vede il Ponte Girevole.

(La foto è stata realizzata da mio cognato- Emilio Dati)

(Questa foto è stata realizzata da mia figlia Dati Daria; si vede il Ponte Girevole dal lato del Mar Grande)

 2 – Che tisana hai scelto e perché proprio questa?

Ho scelto una tisana a base di passiflora da sorseggiare magari sulla riva del mare oppure guardando il suo moto dalla ringhiera del Lungomare o dal balcone di casa.

Era la tisana preferita di mia madre e, quindi, sono particolarmente legata a questo sapore; si rilassava la sera grazie a questa tisana. Penso che sia necessario oggi avere un momento in cui rilassare il corpo e la mente, sempre tesi e vigili in questo ultimo periodo, per lasciarsi andare, per correre con il pensiero verso un altrove differente dal presente, anche verso un passato pieno di volti amati che adesso non ci sono più., ma che vivono in ciascuno di noi e che continueranno a guidare i nostri passi oltre ogni distanza di spazio e tempo. (sono d’accordo con te e mi fa piacere condividerla in tua compagnia 🙂 )

 3 – Se dovessi venire in camera tua, che libri troverei sul tuo comodino?

Le raccolte poetiche di Alda Merini, la poetessa che più amo al mondo; è vissuta anche nella mia città. A volte mentre cammino per le strade del borgo, mi accade di osservarmi intorno cercandola, quasi come se potesse spuntare all’improvviso. So che non è così ma io la cerco sempre…In particolare sul comodino ho il suo libro: “la Terra Santa e altre poesie” e “La clinica dell’abbandono” e “Come polvere o vento” …ne ho tanti di Alda.

Ne cito alcune, da:” La terra Santa e altre poesie”, il testo “Avviene talvolta” (dedicato alla figlia Flavia) e la poesia “Preghiera”; da “La clinica dell’abbandono: la poesia “L’anima”. Mi identifico molto nelle sue parole e nei suoi versi…a volte mi sembra che Lei parli dentro di me, dando voce alla mia anima. So che è follia tutto questo, ma a volte la chiamo, quando sono sola e le chiedo di aiutarmi e di sostenermi. Praticamente amo tutte le poesie di Alda, non ne esiste alcuna che non abbia suscitato in me emozioni, brividi e profonda ammirazione per “come” è riuscita ad esprimere in versi il suo mondo interiore.

Ti allego le foto delle poesie di Alda Merini che ho citato; mi rispecchiano talmente che è come se le sentissi mie.

(quale poesia ti piace di più, se ti va di condividerla con noi…)

 4 – E nella tua borsa?

Nella mia borsa troveresti libri di scuola perché insegno da molti anni. Amo la letteratura, amo Dante, Petrarca, Pascoli, Montale…Foscolo…di solito la mia borsa è piena di libri perché amo studiare, riflettere sui testi dei grandi autori che hanno costruito l’identità letteraria italiana. Le loro parole muovono il mio cuore e le emozioni che sento cerco di insegnarle anche ai miei alunni. Perché solo se “ci credi” loro ti seguiranno e impareranno ad amare questo nostro meraviglioso patrimonio.

 5 – Preferisci leggere in cartaceo o E-book?

In cartaceo, sinceramente non mi piace l’E-book: ho bisogno di avere il libro/i libri tra le mani, di sfogliarli, di annusarli di piegare gli angoli delle pagine che maggiormente mi hanno colpito, di sottolineare frasi, pensieri; di aprirli ogni volta che l’impulso mi porta verso un testo, senza bisogno di accendere Pc, cellulare o altro. Ho bisogno del contatto con la carta e con l’anima, attraverso la carta, di chi ha scritto.

 6 – Hai mai letto i fumetti? Se si, quali? Ne hai uno che ti è rimasto nella memoria?

Sì, da piccola: ero abbonata a Topolino! Che gioia ogni volta che veniva pubblicato un nuovo numero; ho divorato fumetti per anni, anche “I fantastici 4!”. Li adoravo. E divoravo anche libri, con una fame incontenibile. Non so quanti libri ho letto, dovrei fare il conto? Non riesco: leggo da quando avevo 5 anni e non ho mai smesso.Adesso non leggo fumetti, sono stati parte della mia vita di ragazzina, ora non più, preferisco i libri.

 7 – Ti piace andare al cinema, a teatro? Cosa preferisci vedere? Quale è l’ultimo film che hai visto? Ti è piaciuto? E a teatro?

Mi piacciono entrambi, anche se adesso ci sono preclusi. L’ultimo film l’ho visto a gennaio del 2020, poco prima dell’inizio del lockdown. Ero insieme a mio marito e mia figlia: abbiamo assistito alla proiezione del film:” Rush ”-sulla vita di Niki Lauda, film realizzato poco prima della morte del grande corridore. Mio marito è un appassionato di automobilismo, quel film ha per me un valore emblematico: la storia di un uomo che ha combattuto per vivere e raggiungere i suoi obiettivi. Emblematico che l’ultimo film sia stato proprio questo: una sorta di monito a non arrendersi, non credi? (l’ho visto anche io, bello)

Amo anche il teatro: avevo fatto l’abbonamento al Taranto opera Festival, mi piace molto l’opera lirica.  Mio padre ne era appassionato e, ogni domenica, mi svegliava con un’opera diversa: mi alzavo alle note della Madame Butterfly o della Tosca, della Traviata. Alla stagione teatrale sono andata da sola: una esperienza bellissima: ho pianto alla fine del Rigoletto, meraviglioso il “Barbiere di Siviglia,” ad esempio. Poi gli ultimi spettacoli sono stati rinviati per il Covid…dovevo vedere e ascoltare “La cavalleria rusticana”. Chissà forse un giorno torneremo nei teatri. Ho fatto parte anche di una compagnia teatrale locale da giovane: l’odore del palcoscenico non lo dienticherò mai…mi piace molto leggere le opere teatrali, ho letto tutte quelle di Edoardo, molte di Brecht, di Pirandello, Shakespeare. (anche mio padre amava la lirica, e quando era giovane andò in vespa fino a Verona per  vedere un’opera lì 🙂 )(come lo capisco!!!)

 8 –  La TV la guardi? Cosa? Ci sono serie TV che segui? Una serie TV che hai visto quando eri più giovane e che ti è rimasta nel cuore.

La televisione non la guardo molto spesso; qualche film che mi interessa o per divagare la mente alcuni programmi di intrattenimento; la sera la accendo per ascoltare i telegiornali, ma spesso è spenta; preferisco scrivere o riflettere.

Da ragazza ho seguito a lungo la serie “La piovra 1-2-3”, bellissima, mi è rimasta nel cuore. Credo che mi abbiano sempre colpito (fin da giovane) tutto ciò che è impegno, lotta contro l’ingiustizia, il sopruso, la mafia, i mali del nostro tempo.

Però ho seguito anche per anni Beautiful, poi mi soni stancata: l’intreccio dei personaggi, delle storie, delle scomparse fittizie, dei “resuscitati” era troppo artefatto per mantenere vivo il mio interesse.

 9 – Domanda classica, quando hai iniziato a scrivere e perché.

In realtà ho sempre amato scrivere come leggere, da bambina scrivevo poesie che ho perduto, mi piaceva scrivere i temi a scuola: ero bravissima in italiano ed in letteratura. Al primo anno delle superiori scrissi un tema, la prof mi mise 10 e si mise a piangere nel leggerlo ad alta voce a tutta la classe. Scrivevo per il mio lavoro: sono una docente dal 1983; scrivevo per preparare le attività e perché per lungo tempo ho fatto parte del gruppo di Dirigenza: moltissimi impegni e progetti da redigere. Ho scritto 30 anni fa una raccolta di racconti con cui ho partecipato ad un premio importante, poi la vita mi ha imposto altre priorità: la famiglia, il lavoro e ho chiuso i miei sogni in un cassetto. Nel 2019 prima della pandemia una situazione personale difficile e dolorosa mi ha indotto a rivedere tutte le mie convinzioni e certezze: a ricercare quell’identità soffocata per anni scoprendo che la mia anima urlava il bisogno di esprimersi. Così ho cominciato a scrivere poesie, anche se io non le definisco “poesie” ma espressioni del mio “sentire”.

Lo dico sempre, la poesia mi ha salvato e mi ha restituito una me stessa fragile, emotiva, ma profondamente vera, senza più maschere e artifici imposti.

(ricordi la prima poesia che hai scritto?)

Sì, l’ho scritta a marzo del 2019, si intitola: “Spigolo nero” ed è inclusa nella silloge “Il vaso di Pandora”, con questo testo ho vinto la menzione d’onore al Premio “£Voci poetiche per Alda Merini 2019”, premio promosso dall’Accademia dei Bronzi di Catanzaro. È una poesia dura, che esprime il dolore per una situazione personale vissuta all’inizio del mese di marzo; una situazione che ha cambiato radicalmente la mia vita gettandomi nello sconforto per mesi; da quel pozzo nero sono riuscita a risalire continuando a scrivere la notte, riempiendo pagine e pagine di quaderni. Scrivo a mano, poi riporto i miei componimenti al competer per rivederli, correggerli, ripiagarmi su di essi. Le poesie scritte nel 2019 sono quelle che hanno vinto il Premio Montefiore 2020 e sono incluse nella silloge: “Il vaso di Pandora”, edita da Pegasus Edition a febbraio 2021.In realtà è la mia prima raccolta poetica anche se è stata pubblicata solo a febbraio 2021. “Grammi di vero”, VJ Edizioni, Milano è la seconda ma è stata pubblicata a dicembre 2020.

Copio qui la prima poesia che ho scritto:

Spigolo nero

C’è uno spigolo nero sul fianco

punge rovente la carne

non è più morbida, innocente, candida

violata l’integrità 

per scoprire, per salvare, per guarire

forse.

C’è uno spigolo nero sul bordo della mente

aggredito ogni pensiero 

non è più consueto, familiare, amico

non lascia spazi di sogni ai domani.

C’è uno spigolo nero a marchio sul fianco

a marchio sulla pelle

a marchio sulla mente

non arretra il tuo passo, non impedisce lo sguardo

lo ferma

lì sulla nera macchia su cui ha fissato la tua vita. 

Luisa Di Francesco

10 – Come mai hai scelto questo genere di scrittura?

Avendo iniziato a scrivere narrativa, posso affermare che in realtà non ho scelto io. Potrei dire che la poesia ha scelto me, nel senso che ho iniziato a far emergere quel magma di emozioni interiori, con un profondo lavoro di scavo, analisi dolorosa ma necessaria per tirar fuori, quasi come in una sorta di maieutica socratica, tutto ciò che avevo nascosto e occultato per decenni. Una sorta di liberazione che mi ha indotto poi a cercare di trasferire in versi o in qualcosa che somigli a dei versi il mio mondo interiore.

Com’è insegnare materie letterarie in un istituto tecnico?

Insegnare italiano e letteratura nel triennio di un professionale, perché l’indirizzo in cui opero è professionale, non è semplice. Ma ho imparato in tanti anni che per coinvolgere i ragazzi occorre avere tantissima pazienza, ostinata e irremovibile fiducia in ciascuno di loro e nelle loro capacità. In questo periodo sono ancora più fragili ed insicuri ed il coinvolgimento emotivo, il supporto psicologico quotidiano sono fondamentali perché ti “seguano” e partecipino a ciò che proponi oppure a ciò che emerge durante le lezioni-discussioni. Il compito di un docente è molto difficile, forse pochi se ne rendono conto, ma è un lavoro continuo di ricerca di strategie, modalità didattiche che motivino gli allievi. Sono molto legata ai mei alunni e loro lo sanno: sono docente, ma anche un po’ mamma o sorella, sempre nel rispetto dei ruoli, però. Gli alunni sanno che io ci sono per loro e che in me possono trovare aiuto quando si sentono persi (anche se studiano molto poco, questo lo devo dire!!) (è una bella cosa 🙂 ) Grazie!!

I tuoi studenti sanno che scrivi?

Sì, lo sanno perché molti di loro sono miei amici su Facebook e quindi leggono ciò che pubblico o quando parlo dei miei libri. Alcuni hanno cominciato ad appassionarsi alla lettura (non di poesie, magari di altri generi di narrativa…ma non importa! Va bene lo stesso, l’importante è che leggano). Mi sostengono, dicono che sono “Brava” (mi vogliono bene…) . Io credo in loro: l’anno scorso sono riuscita a far comporre loro delle poesie su argomenti diversi, hanno sperimentato il linguaggio poetico in forme semplici ma ricche di emozioni; i testi sono stati raccolti e trasformati in un video. Bellissimo!! Bello come sono loro e i loro sentimenti e pensieri. (è una bella cosa, brava 🙂 ) grazie!

Sei socio onorario dell’A.S.A.S.-Associazione Siciliana Arte e Scienza di Messina e dell’Associazione culturale “Focus” di Taranto, ti va di parlarci di queste associazioni e quale è la loro finalità?

Sono Associazioni finalizzate a promuovere iniziative culturali e letterarie anche attraverso l’istituzione di concorsi letterari, eventi culturali di incontro e scambio; purtroppo attualmente i rapporti avvengono attraverso il collegamento di rete: con l’A.S.A.S. di Messina e con la sua Presidente Flavia Vizzari si organizzano incontri poetici virtuali su tematiche differenti cui partecipano poeti provenienti da quasi tutta l’Italia e anche dall’Europa. L’associazione Focus di Taranto è guidata dalla Preside Pasqua Vecchione, fondatrice della stessa, anche in questa associazione sono stati organizzati eventi culturali di rilievo, ma con la pandemia le attività sono state momentaneamente sospese. Forse un giorno riusciremo a ritornare a svolgere eventi in presenza. Me lo auguro. (lo spero 🙂 )

Sei anche redattrice del Quotidiano di informazione on line “La voce agli Italiani”, di cosa si occupa principalmente e tu come sei arrivata ad avere questo ruolo di responsabilità.

La Voce Agli Italiani è una testata giornalistica on line fondata da poco tempo da Fiore Sansalone e Monica Vendrame e dall’Associazione “Atlantide” di Cosenza. È stata per me una gioia infinita quando Fiore Sansalone e Monica Vendrame mi hanno chiesto se volessi collaborare, in qualità di redattrice. Avevo partecipato ad alcuni concorsi letterari promossi dall’associazione, vincendo dei Premi e mi hanno invitata a partecipare all’iniziativa. Pochi giorni fa è stato pubblicato il primo numero della rivista che vuol dare spazio a “chi la voce non ce l’ha”, con contributi che spaziano dall’attualità alla cronaca, alla cultura, ai luoghi degni di interesse. Siamo 100 redattori, provenienti da tutta l’Italia ed io sono una di loro. Ne sono orgogliosa e fiera: l’articolo che ho scritto è stato pubblicato il 24 marzo; ho scelto di parlare della mia città, in particolare del Ponte Girevole. L’articolo si intitola: “Un ponte tra due mari” (il Ponte Girevole di Taranto, la sua storia, il suo fascino). (sono felice per te 🙂 )

Molte delle cose che scrivi hanno ricevuto riconoscimenti o premi, come ti senti quando li ricevi, e tra questi ne hai uno che ti ha emozionato di più e perché?

È vero sono molti e continuo a ricevere premi e riconoscimenti. In realtà molte premiazioni sono state sospese e rinviate non si sa bene a quando. Appena finirà la pandemia attraverserò mezza Italia per partecipare alle cerimonie di premiazione che sono dei veri eventi culturali di confronto e conoscenza. I più importanti sono:  la vittoria al Premio Montefiore 2020, la vittoria al Premio “Le parole di Lavinia 2020” per la narrativa edita; “Un monte di poesia”, 2 classificata; Primo Amilcare Solferini sia per la narrativa sia per la poesia; Premio Città di Monza, i Premi dell’associazione Atlantide, la targa di Alfiere dell’arte e della poesia dell’Accademia dei Bronzi di Catanzaro, Premio Alda Merini dell’Accademia dei Bronzi, Premio Speciale della Giuria al Premio Internazionale  Livatino 2021. Terza classificata al Premio Teatro di Documenti con Elio Pecora, la premiazione si è svolta on line pochi giorni fa.

Molti altri si sono aggiunti alla biografia che ti ho mandato. Ricevere dei premi o dei riconoscimenti continua ad essere, per me, fonte di meraviglia, di profonda emozione, mi chiedo sempre cosa sia piaciuto e perché. Sto compiendo un percorso, sto imparando molte cose e tante ne ho ancora da apprendere e sperimentare; i premi sono un modo per acquisire o almeno tentare di acquisire consapevolezza di me stessa come autrice e una spinta formidabile a non cedere, a continuare su questa strada che ho intrapreso.  

Hai pubblicato due libri di poesie, ti va di dirci come è successo e come ti sei sentita quando hai saputo di questa opportunità?

La pubblicazione è stato un percorso: ho deciso di comunicare agli altri il mio mondo interiore ed è stata una scelta non facile, perché sai che altri ti leggeranno. Nella poesia è come se tu fossi senza alcun velo e racconti, a chi ti legge, ciò che sei, i tuoi dolori più profondi, le amarezze, le paure. La pubblicazione è avvenuta per caso: mi sono classificata al primo posto per la silloge inedita al Premio Internazionale Montefiore 2020, il premio era la pubblicazione gratuita della silloge. Intanto avevo continuato a scrivere e ho raccolto le poesie in un’altra silloge che ho proposto alla VJ Edizioni di Milano: avevo partecipato al Premio Clepsamia 2020, qualificandomi tra i finalisti con un racconto ed ho provato a sottoporre all’attenzione dell’ideatore del Premio che è anche un editore, la silloge “Grammi di vero”, che è piaciuta ed è stata pubblicata a dicembre 2020. Posso solo ringraziare entrambi gli editori che hanno avuto fiducia in me.

Ora sto per pubblicare la terza, a breve e ne sono felice, sempre contratti non a pagamento, ci tengo particolarmente ad affermarlo! (ci tengo anche io a questo discorso di farsi pubblicare NON a pagamento) (per me è un principio fondamentale, preferisco non essere alcuno, tornare nell’ombra in cui ero, non cerco la notorietà usando i soldi per ottenerla…scrivo per me stessa e se qualcuno legge ciò che racconto ne sono contenta, soprattutto se mi dice che si è identificato con quanto ho scritto ed ha provato emozioni nel leggere) 

Come concili tutte queste tue attività con la scrittura?

È un’impresa dura perché scrivo continuamente, dormo pochissimo, il tempo è veramente ridotto; ogni giornata dovrebbe essere costituita da almeno il doppio delle ore per riuscire a fare tutto. Scrivo ovunque, mi piace, lo ripeto: ho bisogno di scrivere, è diventata la mia vita. La pandemia mi ha dato la possibilità di stare a casa e quindi ha ampliato lo spazio ed il tempo dedicato alla scrittura.

 (so cosa vuoi dire 😦 )

11 – Hai un genere che preferisci leggere quando ti vuoi rilassare? Un autore che preferisci in particolare op. no.

Mi piace in generale la lettura dei classici: leggo spesso Dante e la Divina Commedia, ma la narrativa mi attira molto e da qualche tempo sto rileggendo alcuni romanzi che ho in parte dimenticato, avendoli letti tanto tempo fa, come Lessico famigliare, Orgoglio e pregiudizio, L’amore al tempo del colera di Marquez.. Sto anche leggendo poeti contemporanei, ci scambiami i libri via posta. Sono per me un grande insegnamento e una occasione di confronto rilevante.

12 – Immaginiamo che questa sera ti venisse offerto di andare ad assistere ad un incontro con un autore a scelta può essere vivente o no, in Italia o in qualsiasi parte del mondo, chi vorresti incontrare e perché?

Sorrido mentre rispondo: vorrei incontrare Alda Merini, ho già detto prima la mia passione smisurata per lei. Vorrei farle tante domande: chiedere cosa provava quando componeva una poesia, chiederle quante volte abbia pensato di “non farcela”, di non essere lucida, quante volte la sua presunta o reale follia l’abbia aiutata a sopportare ciò che le accadeva o l’abbia sostenuta nel non arrendersi. Mi piacerebbe incontrare anche Oriana Fallaci perché è stata una donna, giornalista e scrittrice eccezionale, determinata, coraggiosa, incorruttibile.  (Verrei anche io,  credo che sia stata una donna incredibile)

Vorrei incontrare Montale e il suo male di vivere e Dante Alighieri; mi piace tanto leggere la Divina Commedia, riesco a commuovermi ogni volta che leggo alcuni Canti, soprattutto dell’infermo e del Purgatorio e vorrei parlare con Louise Gluck-premio Nobel 2020 perché le sue poesie sono stupende e piene di anima. Vorrei ci fosse una folla di autori che amo: Prévert, Neruda, Virginia Woolf…. Tanti…non so scegliere!! (ti capisco … davanti a delle scelte…Vado in crisi 😦 )

13 – Immaginiamo adesso che potessi invitare qualcuno qui con noi a bere una tazza di tisana, chi inviteresti e perché?

Vorrei qui con me mia figlia perché la vedo pochissimo: lei vive e lavora a Bologna da molti anni. Amiamo entrambe il mare; vorrei averla vicino, sedute sulla spiaggia ad osservare il tramonto.

Penso che gli affetti familiari siano determinanti per mantenere una situazione personale di equilibrio fisico, psicologico e mentale; sono “i volti cari che ti porti addosso” quelli che danno ragione e valore al tuo vivere, all’essere passata su questa terra e ad aver consegnato ad essa una traccia di te stessa attraverso i propri figli, il seme nato e cresciuto dentro di te.  (ti auguro che tu possa presto sederti con  lei sulla spiaggia di casa) Grazie!!!

14 – Immaginiamo di essere ad una festa in costume, quale abito o maschera vorresti indossare e chi vorresti che ti invitasse e che ballo vorresti fare con lui o con lei?

In una festa in costume mi piacerebbe essere una dama del Medioevo e danzare insieme al mio cavaliere tra le torce accese e i muri antichi di un castello. Mi affascinano le danze medievali con il suono degli strumenti a corda, le movenze caratterizzate da inchini. Mi piace quell’epoca storica. (in effetti, hanno un loro fascino)

15 – Ami gli animali?  Ne hai uno?  Vuoi postare una sua foto? Chi comanda, lui o tu?

Amo gli animali in generale, preferisco i gatti. Ho avuto una gattina quando ero una ragazzina e poi un gatto, salvato dalla strada, si chiamava Liuk. Mi ha accompagnato per dieci anni; non c’è più da molto tempo ma lo vedo ancora girare per casa, scorgo al sua coda dritta in segno di saluto. I mobili e le porte dell’appartamento in cui vivo recano i segni dei suoi graffi, ma non ho mai voluto nasconderli. Restano lì, testimoni di un passaggio di cui sono ora l’ombra. Comunque quando era in vita, era Liuk a comandare tutti: è stato come un figlio, un fratello, un amico. Una persona. E il vuoto che mi ha lasciato è paragonabile a quello che si prova per la perdita di una persona cara. Chi ama gli animali o ha un animale in casa può capire ciò che dico. (allora è il momento di prenderne un altro 🙂 )

16 – Passiamo a parlare dei nonni. Che rapporti hai con loro? Ci sono ancora? Se no, cosa vorresti potergli dire se avessi la possibilità di avere 5 minuti in loro compagnia? Se invece sei fortunata e li hai ancora tutti … dove vorresti potarli in gita e perché?

Sono morti molto tempo fa, tutti. Li vedevo poco perché vivendo lontano (i miei genitori erano originari di un paesino della Calabria) e quindi andavamo a trovare i nonni al paese natio di mio padre e di mia madre durante i periodi di vacanza. Moltissimi meravigliosi ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza sono legati a loro. Ho scritto una poesia sui nonni…su tutti i nonni del mondo, si intitola: “Odore di casa”, poesia premiata in più concorsi letterari. Parla di ciò che i nonni rappresentano per ogni nipote di ogni epoca e di qualsiasi età. (ti capisco i ricordi ce li fanno sempre sentire vicini)

Direi loro semplicemente che li ringrazio per avermi dato la possibilità di essere loro nipote e per tutte le cure e le attenzioni, le “coccole” che mi hanno donato. Difficile dimenticare i propri nonni: sono dentro di te…sono l’odore di casa che “ti porti addosso”.

17 – Stessa domanda ma rivolta ai tuoi genitori.

Questa domanda è difficile per me, mio padre è morto molto tempo fa; mia madre da pochi giorni e non riesco a farmene una ragione. Adoravo mio padre: era il mio punto di riferimento, mi ha lasciato molto presto, si è ammalato, un tumore lo ha consumato in otto mesi.

Non l’ho mai dimenticato, non c’è stato un solo giorno della mia vita in cui non abbia pensato a lui, anche se non vado mai al cimitero. Mia madre è stata con me fino ad una settimana fa: una donna forte, determinata, è morta tra le mie braccia ed io non riesco ancora ad accettarlo, né a credere che non ci sia più. Scusa ma l‘argomento è molto doloroso per me, ora non riesco a parlarne.  (posso immaginare come ti senti e per queste poche parole ti ringrazio e ti abbraccio con  partecipazione e affetto) grazie!!

18 – Cosa pensi dell’amicizia maschile e al femminile? Hai una amica o amico del cuore?

L’amicizia maschile è rara, spesso diviene complicato mantenere un rapporto amichevole con l’altro sesso; uno dei due finisce con l’attribuire all’amicizia un valore e un coinvolgimento differente. È sbagliato secondo me, ma purtroppo accade, almeno a me è accaduto.

Ho un’amica del cuore da oltre trenta anni, vive lontano ma quando ci rivediamo o parliamo al telefono è come se l’avessi lasciata la sera prima. È la sorella che non ho mai avuto.

Poi ho tante colleghe carissime che mi sono vicine e amiche incredibili conosciute in rete, che si sono rilevate persone eccezionali, capaci di confortarmi e di essermi vicine in ogni situazione. Incredibile, ma le amicizie più belle le ho costruite proprio in questo ultimo anno attraverso incontri virtuali, eventi poetici/premiazioni (come Domenico Faniello, per esempio: una persona meravigliosa e un amico vero e sincero!!)  (sono felice per te e anche se non ti conosco, mi sei già molto simpatica 🙂 )

(Anche tu, cara! Sei dolce e attenta e ti ringrazio per i tuoi commenti, per la tua vicinanza in questo momento così devastante per me…ne ho attraversati altri…e sono riuscita a giungere ad un guado…ora sinceramente mi sento un po’ persa nei vortici…devo recuperare i frammenti sparsi di me.) ( 🙂 )

19 – Se potessi scegliere un’epoca in cui andare con la macchina del tempo, dove vorresti andare? E perché?

Il Medioevo: ho una straordinaria passione per i castelli; appena posso vado in cerca di castelli da visitare, mi piace l’odore che sento nelle stanze, l’atmosfera, i fossati, le torri. Il Medioevo, inoltre, è stato un periodo denso di grandi cambiamenti, non un periodo oscuro come poi è stato definito. Mi piace anche studiarlo e spiegare questa epoca ai miei allievi: è affascinante.

20 – Quale libro vorresti scrivere domani?

Sto per pubblicare la terza silloge poetica, ad aprile/maggio.

Inoltre, vorrei riunire tutte le “poesie” che ho scritto in un unico libro, magari accompagnandole con un breve commento; ci sto pensando. Ho scritto un romanzo questa estate, non molto lungo ed ora aspetto i risultati di un concorso, poi magari lo proporrò a qualche editore, non lo so, devo aspettare ancora qualche mese. Vorrei scrivere un nuovo romanzo; ho qualche idea ma non ho ancora iniziato. Soprattutto vorrei continuare a scrivere “poesie” o componimenti poetici, come li definisco, perché sono la “forza” del mio vivere.

21 – Se dovessi fare un regalo ai tuoi lettori, cosa faresti e perché?

L’unico regalo in questo momento così complicato e difficile è augurare loro la serenità e di lottare per sopravvivere a questa situazione, come sto facendo io; direi loro di aggrapparsi a qualunque valore, motivo, obiettivo, per non perdere la fiducia e la speranza di tornare ad una vita sociale vissuta e non solo riflessa. Vorrei dire loro che occorre imparare ad assaporare i momenti di gioia, i frammenti di pace, anche solo gli attimi, perché molte volte li lasciamo andare senza renderci conto che quei momenti sono grammi, frammenti di felicità che aiutano a combattere. (è vero)

 E magari, se volessero comprare i miei libri, potrebbero trovare riflessi della loro esistenza in ciò che il mio cuore ha sentito, provato e che ho cercato di esprimere in forme linguistiche poetiche.

22 – Se domani ti offrissero un viaggio da fare subito, dove vorresti andare e perché?

Volerei a Bologna da mia figlia, unica figlia. Andrei prima di tutto da lei per riunire questa mia piccola famiglia formata da tre persone: mio marito, mia figlia Daria ed io. E poi andrei a ritirare tutti i premi che ho vinto per conoscere luoghi nuovi, incontrare autori e imparare; ho ancora tanto da comprendere e capire. E poi andrei in Calabria, dove sono nati i miei genitori che non ci sono più, per ritrovare ed abbracciare i parenti che ancora vivono lì. (vedrai che presto si potrà fare 🙂 )

23 – In chiusura, cosa pensi di questa nostra chiacchierata e cosa avresti voluto che ti chiedessi?

È stato una bellissima chiacchierata: parlare vuol dire comunicare e per farlo bisogna saper entrare in relazione con l’altro, con chi ti è vicino, aprire il tuo cuore e ascoltare il suo. Ogni rapporto umano che sia reale e costruttivo deve avere queste caratteristiche: quelle dell’espressione e dell’ascolto empatico e condiviso. (è vero, spesso non sappiamo ascoltare L )

24 – Se vuoi lasciare il link del tuo libro e copertina, se vuoi aggiungere qualcosa per farti conoscere un po’ di più, puoi farlo.

Per la silloge “Grammi di vero”, VJ edizioni, Milano: il link è https://www.facebook.com/Grammi-di-vero-108342774406452/

Questo è il sito della casa Editrice ma il libro è acquistabile anche su Unilibro, Feltrinellistore, Ibs, basta digitare il nome ed il titolo.

Per la silloge: “Il vaso di Pandora”,Pegasus Edition, 2021- il link della casa editrice è pegasususedition.it  La silloge è presente su Amazon, lafeltrinelli.it, Mondadoristore, Ubik, IBS e in tutte le librerie di Italia.

Grazie, spero che anche per voi sia stata un incontro piacevole, se vi è rimasta una curiosità o una domanda che avreste voluto che fosse stata fatta… scrivetemela e… magari ci sarà un seguito.

Alla prossima:)

Grazie a te!!

Luisa Di Francesco (Taranto)

Ed io ringrazio te per la chiacchierata così sincera anche in un momento doloroso per te.

grazie

MC

Grazie a te! Veramente con tutto il cuore.

Luisa ( 🙂 )

10 risposte a "Una Tisana con … LUISA DI FRANCESCO"

Add yours

  1. Cara Luisa, che parole intense.
    Il tempo e lo spazio non allontanano i sentimenti, né spengono i ricordi.
    Complimenti per la tua evoluzione di donna…
    Un abbraccio grande.

    "Mi piace"

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